A fare da sfondo alla manifestazione Naso Art Fest è la Città di Naso, situata a 495 metri sul livello del mare: piccolo centro adagiato su un colle nel primo entroterra dei Monti Nebrodi. La sua naturale collocazione ne ha fatto, nel corso dei secoli, uno dei centri nebroidei più ricchi, sia dal punto di vista economico che artistico-culturale. La leggenda narra che Naso, inizialmente chiamata Agatirsi, fu fondata nel 1218 a.C. per mano di Agatirno, figlio di Eolo Dio dei venti, e presumibilmente sorgeva nel luogo che possiamo oggi localizzare nei pressi di Contrada San Martino, nel territorio compreso tra l’attuale Naso e Capo d’Orlando.

Distrutta nel 901 d.C. dai Saraceni, Naso fu una città fortificata, protetta da una cinta muraria che la circondava per buona parte del suo perimetro: l’accesso al centro storico avveniva attraverso cinque porte principali, una delle quali è ancora visibile nella parte orientale della Città. Dell’antica fortezza che troneggiava sul lato occidentale del centro oggi non resta che il nome dell’omonima passeggiata.

Panoramica della Città di Naso
Il Belvedere della Città di Naso
Panoramica della Città di Naso
La terrazza sulle Isole Eolie

Il territorio della Città di Naso è uno dei più estesi dell’intera provincia di Messina: esso infatti si spinge a nord fino al mare, occupando circa 2 km di costa tirrenica, tra i comuni di Brolo e Capo d’Orlando. L’estensione del territorio nasitano era ancora maggiore fino al secolo scorso: anche Capo d’Orlando infatti era parte integrante della Città di Naso fino al 1925, anno in cui ottenne l’autonomia, trasformandosi così da piccolo borgo di pescatori in comune autonomo.

Gli antichi fasti di Naso sono comunque ancora percepibili ai giorni nostri e riaffiorano in ogni angolo del centro storico, grazie all’immenso patrimonio artistico che la Città conserva tutt’oggi. Le numerose testimonianze artistiche e architettoniche, di stili ed epoche differenti tra loro, ci dicono quanto varie correnti culturali abbiano influenzato la storia della Città di Naso attraverso i secoli.

Particolare importanza, per la sua valenza storico-artistica, ricopre la Chiesa Madre di Naso, situata nella centralissima Piazza Roma: dedicata ai Santi Apostoli Filippo e Giacomo, la Chiesa conserva innumerevoli opere d’arte, pitture e sculture in particolare, ed è caratterizzata dalla presenza di ben dieci altari posti lateralmente rispetto alle 3 navate. Il campanile adiacente ha apice piramidale, mentre sul prospetto è inserito un antico orologio.

Chiesa dei SS Apostoli Filippo e Giacomo
L'interno della Chiesa Madre di Naso
Tempio di San Cono Abate
Cripta delle Reliquie di San Cono Abate

A dominio della vallata sottostante si erge il maestoso Tempio di San Cono, Cittadino e Protettore di Naso: del Santissimo Patrono, in una splendida cripta autentico capolavoro del barocco siciliano, si custodiscono le spoglie mortali. La Chiesa può essere considerata uno straordinario gioiello dell’arte cinquecentesca con i suoi archi in pietra sorretti da colonne e capitelli in stile dorico. Ulteriore pregio architettonico viene conferito al Tempio dal campanile di epoca quattrocentesca, unica struttura ancora esistente dell’edificio originale

Circondate da sempre da un alone di mistero, suscitano curiosità ed interesse le catacombe del Tempio di San Cono che ospitano, ormai da qualche anno, il Museo d’Arte e Cultura Sacra di Naso. L’insieme delle opere esposte è essenzialmente costituito da arredi liturgici provenienti dalle antiche Chiese della cittadina e da una serie di altri pezzi interessanti ed eterogenei variamente raccolti da ambiti ecclesiastici. Nel complesso si tratta di opere non semplicemente accostate l’una all’altra, ma impregnate di interessante identità culturale che riconducono a scultori, pittori,maestri e maestranze, che proprio qui evocano momenti di storia unica ed irripetibile. Non quindi opere di astratta e sterile contemplazione, ma frammenti vivi del passato di una comunità e di documenti indispensabili per ricostruire l’identità civile e religiosa.

Museo d'Arte e Cultura Sacra
Chiesa del Santissimo Salvatore
Trittico marmoreo all'interno della Chiesa del SS Salvatore
Chiostro del Convento dei Frati Minori Osservanti

La Chiesa del Santissimo Salvatore si distingue per il suo splendido prospetto barocco, il sagrato in cotto nasitano e la doppia torre campanaria. All’interno dell’edificio, completano l’arredo sacro un trittico marmoreo di Antonello Gagini raffigurante le sembianze della Vergine degli Angeli che stringe il Bambino, una statua in legno raffigurante la Madonna col Bambino ed altri capolavori d’arte.

Il Teatro Vittorio Alfieri, ubicato all’ingresso principale della città, su una porzione delle antiche e vetuste mura del castello, rappresenta uno dei simboli architettonici più significativi della Città di Naso. La struttura, per lungo tempo chiusa a causa di restauri che hanno subito alterne vicende, è tornata di recente al suo antico splendore, con degli interventi che lo hanno reso una struttura moderna, adeguata alle ultime norme di sicurezza e fruibile dalla cittadinanza e non solo.